Riccardo Gramantieri
ANNI DI CRISI DELLA FANTASCIENZA
Passiamo ora al mercato anglo-americano, da sempre di riferimento per la science fiction. Parlando di fantascienza, cominciamo con l’inglese Iain Banks che pubblica Surface Detail (Orbit, £18.99), romanzo che coniuga fantascienza, thriller e azione, ambientato in quella che rimane la sua più celebre creazione, e cioè l’universo della Cultura (una parte dei romanzi della serie sono stati pubblicati anche da noi). Decisamente verso il thriller è invece l’ultimo romanzo di John Barnes, Directive 51 (Ace, $25,95), romanzo apocalittico che narra della fine della civiltà causata dalla distruzione dei materiali base della nostra società dei consumi. Apocalittico è anche il libro di Henry Baum The American Book of the Dead (Backword Books, $13,95) incentrato sugli universi paralleli. Vicini alla fantascienza ortodossa sono invece le ultime creazioni di Greg Bear con Hull Zero Three (Orbit, $19,99) su un’astronave da lunghi viaggi nella quale un membro dell’equipaggio si risveglia inaspettatamente dal sonno criogenico, e di Ted Chiang con The Lifecycle of Software Objects (Subterranean Press, $25,00). Greg Egan, forse il miglior scrittore di fantascienza oggi in circolazione, manda in libreria Zendegi (Night Shade Books, $24,95), ottimo romanzo sulla realtà virtuale, mentre Rudy Rucker raccoglie in un volume omnibus di oltre settecento pagine The Ware Tetralogy (Prime Books, $24,95), racconto cyber-antropologico sull’evoluzione robotica del prossimo futuro (da noi uscì a suo tempo su Urania, e non sarebbe male riproporla).
Fantascienza di esplorazione è quella che ci propongono Joe Haldeman, che con Starbound (Ace, $24,95) continua la serie iniziata con Marsbound del 2008, e Sandy Samson con Red Dust and Bones (Purple Sword Publications, $22,99); Peter F. Hamilton invece termina la trilogia del Vuoto con The Evolutionary Void (Ballantine Del Rey , $28,00, e il primo volume della saga è appena stato pubblicato anche da noi). Sempre avventura spaziale sono Echo (Ace, $24,95) di Jack McDevitt, quinto di una serie conosciuta in parte anche in Italia, Betrayer of Worlds (Tor, $25,99) di Larry Niven ed Edward M. Lerner, romanzo prequel a quella che è la creazione più famosa di Niven, e cioè Ringworld, e che racconta la storia di uno dei protagonisti del romanzo originale, cioè Louis Wu. Dal sapore esotico, quasi alla Jack Vance, è Terminal World (Gollancz, £18,99) di Alastair Reynolds, ambientato in una immense città suddivisa in settori, ognuno con una propria cultura sociale.
Il thriller fantascientifico è un sottogenere molto apprezzato in un momento in cui la science fiction è sempre più contaminata. The Restoration Game (Orbit, £18,99) di Ken MacLeod coniuga fantapolitica e realtà virtuale, mentre Pleasure Model: Netherworld Book One (Tor, $14,99) di Christopher Rowley sembra uscito dagli hard boiled anni Cinquanta con un buon make-up fantascientifico, e risulta quindi molto divertente.
In quella zona grigia che è il mainstream fantascientifico, zone che ogni anno si fa più larga, nel 2010 troviamo Zero History (Putnam, $26,95) di William Gibson. L’autore ha spesso organizzato le proprie storie in trilogie (si pensi a quella di Negromante), e questo volume conclude la trilogia iniziata con L’accademia dei sogni. L’argomento è quello del marketing del commercio virtuale, ma trattato con il fare avventuro di Gibson, che trasforma ogni storia in una quest. Da leggere. Come da leggere è il nuovo romanzo di Douglas Coupland, Generation A (Scribner, $24,00). Anche se, con quel titolo strizza inevitabilmente al romanzo del suo fortunatissimo esordio Generation X, questo suo nuovo libro parla del nostro futuro prossimo, un mondo inquinato dove le api si sono estinte e dove chi presenta punture di quegli insetti diviene una celebrità, un mondo che viene descritto nei suoi aspetti più minimali attraverso le tante storie raccontate dai cinque protagonisti. Justin Cronin invece si rifà al genere letterario (ma soprattutto cinematografico, del momento, e cioè quello del vampirismo, e pubblica il voluminoso The Passage (Ballantine, $27,00), settecento pagine, e oltre, capaci di coniugare con atmosfere da post-11 settembre, un’America del futuro distopico, la bio-ingegneria genetica e, dicevamo, i vampiri, che sono il frutto di una mutazione accidentale e in pochi anni quasi distruggono l’intero genere umano. È indubbiamente un romanzo importante, e ci auguriamo che venga tradotto anche da noi. Altrettanto voluminoso è l’ultimo libro di Rick Moody The Four Fingers of Death (Little, Brown and Company, $25,99). Il romanzo, vonnegutiano già nelle intenzioni (la dedica), racconta sia la storia dello scrittore Crandal, che vive in un’america del futuro, sia la storia che lui scrive, la novelizzazione del remake di un vecchio film di fantascienza di Ed Wood. Indubbiamente satirico e divertente. Il mondo della scrittura compare anche in He Walked Among Us (Tor, $27,99) di Norman Spinrad, dove un autore di fantascienza trasforma un santone del futuro in una superstar. Molto meno divertente è invece la distopia cronica di Fay Weldon Chalcot Crescent (Europa Editions, $15,00), romanzo catastrofico di un’Inghilterra del lontano futuro allo sfascio.
Una ristampa in un’edizione molto più accessibile è invece l’ultimo inedito di John Wyndham Plan for Chaos (Penguin, £8;99). Il classico autore inglese di fantascienza, qui è alle prese con una storia thriller scritta durante gli anni Quaranta ma rimasta inedita per più di sessant’anni a causa del crescente successo del suo autore nel campo della fantascienza catastrofica. La storia è una detective story: Johnny Farthing deve investigare su una serie di morti misteriosi, tutte donne, e tutte incredibilmente somiglianti alla sua fidanzata: Il romanzo è un tour de force surreale che coniuga la storia di investigazione alla fantascienza.
Il fantasy, nella sua accezione più ampia, la fa da padrone nel mercato americano, e qui citeremo solo qualcuno fra I titoli più interessanti, a cominciare da The Taborin Scale (Subterranean Press, $35,00) di Lucius Shepard e appartenente alla serie delle storie del Griaule, alcune pubblicate anche in Italia; poi The Infinities (Knopf, $25,95) di John Banville, storia di un matematico raccontata dagli dei dell’Olimpo; e The Sorcerer's House (Tor, $24,99) di Gene Wolfe che riprende il tema della casa infestata. Il delicato e surreale Yann Martel, autore conosciuto anche da noi, pubblica Beatrice And Virgil (Spiegel & Grau, $24,00) romanzo che dietro una favola letteraria cela l’orrore dell’Olocausto. Di altro tenore è invece il lovecraftiano Kraken (Ballantine, $26,00) di China Miéville, mentre più vicino allo steampunk è Behemoth (Simon Pulse, $18,99) di Scott Westerfeld, seguito del volume appena uscito in Italia da Einaudi.
Brevemente passiamo all’horror: Mario Acevedo, che con le sue storie sexy-horror assomiglia sempre più ad una versione letteraria di Quentin tarantino, quest’anno manda in libreria Werewolf Smackdown (Eos, $14,99), quinto volume della fortunata serie sui soldati-zombie, evidente satira dell’America post-Iraq. Ancora zombi nella bella antologia curata da Stephen Jones Zombie Apocalypse! (Robinson Publishing, £7,99) e nella quale diversi autori si cimentano in uno scenario commune, quella di una Londra contagiata da un’antica piaga capace di trasformare le persone in mostruosi carnivori. Gli autori di questo concept-book sono, fra gli altri, Christopher Fowler, Kim Newman, Paul McAuley, Peter Crowther. Più tradizionale è Horns (William Morrow, $25,99) di Joe Hill, che come tutti sanno è il talentuoso figlio di Stephen King, ormai quasi più bravo del padre, come tradizionale, ma non certo meno inquietante, è la preziosa raccolta Shirley Jackson: Novels and Stories (Library of America, $35,00) che riunisce in un unico volume, fra gli altri, classici dell’inquietudine come La casa degli invasati e La lotteria.
Fra le antologie, nel 2010, oltre alla regolare e immancabile raccolta dell’anno precedente edita da Gardner Dozois The Year's Best Science Fiction: Twenty-Seventh Annual Collection (St. Martin's Press, $40,00), impedibile per chi vuole rimanere aggiornato su dove va la fantascienza contemporanea, possiamo ricordare l’accademica The Wesleyan Anthology of Science Fiction (Wesleyan University Press, $39,95) a cura di Arthur Evans e Istvan Csicsery-Ronay, che raccoglie I testi brevi che hanno fatto la storia del genere, dalla fine dell’Ottocento ad oggi.
Per la saggistica specializzata, settore praticamente sconosciuto in Italia, ma che nei paesi anglosassoni non manca di essere presente con testi competenti e interessanti, ricordiamo lo studio di Helen Merrick The Secret Feminist Cabal (Aqueduct Press, $19,00) sulla società fantascientifica al femminile nelle sue più diverse varianti (editoria, fandom, accademia); e The Anatomy of Utopia di Karoly Pinter (McFarland & Company, $38,00) analisi critica dell’opera di Tommaso Moro, Wells, Huxley e Clarke. Appartenente al settore delle biografie sono invece This Is Me, Jack Vance! Or, more properly, this is "I" (Subterranean Press, $40,00) autobiografia del grande Jack Vance, e Listen to the Echoes: The Ray Bradbury Interviews (Stopsmiling Books, $18,95), interviste all’autore di Cronache marziane raccolte da Sam Weller.
Più vicino alla curiosità è invece Packing For Mars The Curious Science of Life in the Void (W.W.Norton & Company, $25,95) dove Mary Roach raccoglie le più improbabili stranezze progettate in campo astronautico per il vivere quotidiano di quello che si credeva essere il nostro futuro.
Terminata la carrellata delle uscite librarie, ricordiamo brevemente gli avvenimenti fantascientifici del 2010. Con i premi per l’editoria fantascientifica, cominciamo da quello più importante, l’Hugo, consegnato durante la sessantottesima Convention di Melbourne, Australia a China per il suo The City & The City, romanzo che ha fatto incetta di onorificenze conquistando anche il World Fantasy Awards e il British SFAward Award, premio che è andato anche al racconto di Ian Watson e Roberto Quaglia “The Beloved of My Beloved”. Il Bram Stoker Awards, per il miglior romanzo horror è andato a Audrey's Door di Sarah Langan. Da noi, il Premio Italia è stato assegnato al ponderoso Il quinto principio di Vittorio Catani uscito su un numero speciale di Urania.
Infine un pensiero per le personalità che ci hanno lasciato nel 2010. Cominciamo da Ralph Vicinanza, che appena sessantenne è morto nel sonno. Vicinanza è stato uno degli agenti letterari più influenti degli ultimi trent’anni avendo fra i suoi clienti autori di best seller mondiali come Stephen King, Terry Pratchett, Frank Herbert, Robert Heinlein. Poi non possiamo non ricordare l’ottantanovenne William Tenn, celebre autore della social science fiction che molti ricordano per Gli uomini nei muri; e il poliedrico novantenne inglese E.C. Tubb, autore della serie di Dumarest e di Capitan Kennedy. Improvvisa è stata poi la scomparsa di Kage Baker, autrice che Urania ci ha fatto conoscere negli ultimi anni. Nel mondo dell’illustrazione fantascientifica, ricordiamo la morte del grandissimo Frank Frazetta, le cui illustrazioni di classici come la serie di Conan hanno contribuito a creare un immaginario sia nell’illustrazione fantasy che nella cinematografia, e di Carl Schoenherr, illustratore di Analog (sua la celeberrima copertina di Dune).
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ANNI DI CRISI DELLA FANTASCIENZA
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento della produzione editoriale fantascientifica a vantaggio di un sempre maggior investimento nel fantasy. Il 2010 non ha visto modificare questo andamento. Anzi, soprattutto nel mercato anglo-americano la diffusione del fantastico è in aumento. Soprattutto è più che fiorente il settore dei YA (young adult) mercato fino a pochi anni fa relativamente di nicchia, o almeno non considerato dalle consuete sigle di science fiction e che invece oggi è in pieno sviluppo, grazie anche al fiorire dell’horror romance, genere che anche in Italia appare più lanciato grazie principalmente a Delos e Newton Compton. Ma se si può parlare di crisi come numero di titoli, non possiamo non notare la nascita di due collane dedicate al fantastico, quelle dell’editore Aliberti e di Coniglio Editore.
Ma iniziamo con ordine, e con l’editore che in Italia ancora rappresenta, e potremmo dire, oggi più che mai, la fantascienza. Parliamo ovviamente di Mondadori che, con Urania e le sue consorelle, mantiene aggiornato il mercato fantascientifico anche se, da almeno un paio d’anni ha visto modificare la sua consueta predilezione per i classici autori angloamericani. Infatti nel suo catalogo sono sempre più visibili gli autori nostrani e le proposte inconsuete, e non solo letterarie. Occorre ricordare che da quasi due anni, alla consueta immagine di copertina, realizzata dal bravo Franco Brambilla, si accompagna anche l’illustrazione interna in bianco e nero, opera del bravissimo Giuseppe Festino, da sempre più che mai a suo agio nelle opere a china. Dal punto di vista delle proposte letterarie, tutte di notevole valore, possiamo ricordare Cronomacchina accidentale di Joe Haldeman, avventurosa e molto divertente storia di viaggi nel tempo sulla scia di Wells, Un regalo dalle stelle dove James Gunn ritorna ad uno suoi temi preferiti, e cioè la ricerca di un contatto alieno, e poi i notevoli e attesissimi Nova swing di M. John Harrison, e, soprattutto Incandescence di Greg Egan, mentre ricordiamo l’hard science fiction di Vernor Vinge Alla fine dell'arcobaleno. Non meno buone sono state le scelte di Urania collezione i cui volumi sono tutti meritevoli dell'acquisto. Nell'anno la collana ha riproposto classici come gli enigmatici Non-A e Le pedine del Non-A di van Vogt cui Riccardo Valla non ha mancato di accompagnare per ogni volume un autorevole commento, poi l'eccezionale speculazione geo-fantascientifica Stella doppia 61 Cygni di Hal Clement, il pensoso Shadrach nella fornace di Robert Silverberg e il mainstream apocalittico Addio Babilonia di Pat Frank. Per chi ama l'avventura spaziale, e specialmente quella che è stata definita new-space-opera, non può perdere Il sogno del vuoto, primo dell'imponente trilogia del vuoto di Peter Hamilton uscito in un volume Millemondi (€ 7,50) di più di cinquecento pagine. Purtroppo, il 2010 ha visto riflettere la crisi economica anche nel piccolo mondo della science fiction nostrana: la collana Urania-Epix ha infatti chiuso i battenti in giugno. Peccato perché le sue scelte che spaziavano dall’horror al fantasy al new weird, colmavano un vuoto editoriale. Almeno nel primo semestre siamo riusciti a leggere il visionario Bad Visions di Danilo Arona, l'horror Luce nelle tenebre di Nicholas Pekearo e il bizzarro Carni (e)strane(e) di Adriano Barone. Rimanendo poi in casa a Segrate, in libreria ricordiamo l’ultimo romanzo di Salman Rushdie Luka e il fuoco della vita (€ 19,50), una classica quest in cui il piccolo Luka deve andare alla ricerca del fuoco della vita per risvegliare il proprio padre da un sonno profondo; mentre nella collana Strade blu ecco uscire Rex tremendae maiestatis (€ 18,50) di Valerio Evangelisti, ultimo (ma speriamo cambi idea) volume della saga dell’inquisitore Nicolas Eymerich, ambientato in una Sicilia inquietante invasa da feroci alieni cannibali. Sempre appartenente al medesimo gruppo, ma sotto l’etichetta di Einaudi, ricordiamo, oltre al mainstream paranoico Punto Omega (€ 18,50) in cui Don DeLillo torna al thriller pur con la scrittura intimista che lo contraddistingue da dieci anni a questa parte, anche l’impegnativo Leviathan (€ 20,00) di Scott Westerfeld, riscrittura alternativa e fantastica della Prima Guerra Mondiale.
Chi ha fatto la parte del leone sugli scaffali dei librai, quest’anno è stato Rizzoli, che ha varato una collana di rilegati chiamata HD, bei volumi rilegati di grande formato e dal prezzo più che accessibile. Le scelte spaziano dal thriller, alla fantascienza, all’horror. Fra i titoli che (possiamo dirlo) fanno ai nostri occhi Rizzoli il miglior editore dell’anno, non possiamo non citare la pubblicazione del notevolissimo Anathem di Neal Stephenson uscito nei due volumi de Il pellegrino (€ 16,00) e de Il nuovo cielo (€ 16,00); sempre fantascientifica è la serie di antologie curate a fine anni Ottanta da George R. R. Martin e ambientate nello stesso universo di Wild cards: finora sono usciti L'origine (€ 16,00) e Invasione (€ 18,00). Non sappiamo se verrà pubblicata tutta la serie di 12 volumi, ma è un buon inizio. Da non perdere anche il weird fantascientifico Parainsonnia di Charlie Huston. Nel campo del thriller ricordiamo Redenzione (€ 16,00) di William Peter Blatty, indimenticato autore dell’esorcista e qui alle prese con problematiche non meno metafisiche. L’editore Fanucci di Roma invece ha impegnato le sue risorse soprattutto nel fantasy e nel romance, e nel settore della fantascienza possiamo almeno ricordare il notevole Pandemonium di Dary Gregory (€ 17,00).
Passiamo alla piccola editoria. Nel 2010 salutiamo la nascita di una nuova collana di un editore già conosciuto soprattutto per la saggistica. Aliberti entra nel campo della fantascienza (ma prevede anche una serie di titoli fantasy) con due volumi interessanti: un romanzo catastrofico, Diluvio (€ 16,00), dell’inglese Stephen Baxter, un autore della new-space-opera da noi ingiustamente poco conosciuto; e un’antologia del duo Jack Dann e Gardner Dozois Dark Alchemy (€ 17,00). Donzelli, che si occupa della riscoperta di testi classici, manda in stampa in eleganti edizioni l’orrifico La tana del serpente bianco (€ 21,00) di Bram Stoker, romanzo che coniuga le tipiche ambientazioni gotiche con il gusto dell’esotico, e l’avventuroso Gli uomini mostro (€ 21,00) di Edgar Rice Burroughs, indimenticato autore di Tarzan e qui alle prese con speculazioni che ricordano le bestie di Wells. Altrettanto classiche sono le riproposte che Coniglio editore manda in libreria nella sua nuova collana “ai confini dell'immaginario”: da una parte abbiamo la fantascienza di Schiavi degli invisibili (€ 13,50) di Eric Frank Russel, romanzo incentrato sull’idea che esistano controllori alieni invisibili sul nostro pianeta; dall’altra abbiamo il più classico del fantasy con Il ciclo completo di Solomon Kane di Robert Howard, personaggio ultimamente celebrato anche dal cinema.
L’editore Delos, che vediamo spesso nella classifica dei libri più venduti con le opere fantasy-horror di Charlain Harris e di Raven Hart, ha pubblicato anche dell’ottima fantascienza, presentando nomi dell’editoria contemporanea quali Nancy Kress con La connessione Erdmann (€ 10,00), Charles Stross con Palinsesto (€ 10,00), Robert Reed con La verità (€ 10,00), e Charles C. Finlay con Prigioniero politico (€ 10,00). Quest’ultimo è un ottimo autore, da tenere d’occhio per il futuro. Frenetica anche l’attività delle edizioni Della Vigna che nel 2010, fra le varie cose, manda in stampa la corposa antologia Pianeti di parole, antologia di "fantascienza della fantascienza" (€ 22,00) a cura di Stefano Carducci e Alessandro Fambrini e che raccoglie i racconti inediti di diversi autori tanto stranieri (Silverberg, Reed, McAuley, Bishop, Malzberg, Di Filippo fra i tanti) quanto italiani (Bellomi, Fazio, Carducci, Fambrini). Molti gli autori famosi a livello mondiale, tutti presenti con racconti inediti; e I delitti dell'anatomista di Bruno Vitiello, autore dalla indubbia competenza storica che qui utilizza per scrivere un noir ambientato nella Firenze cinquecentesca con Michelangelo e Leonardo nei panni di detective. Da evidenziare anche la nascita, sempre per le edizioni Della Vigna, della collana di saggistica asSaggi, della quale i primi volumi spaziano nel campo della cinematografia: Quando al cinema c'è Star Wars (€ 22,50) di Giovanni Mongini e Nicola Vinello, e i primi 2 volumi della Science Fiction All Movies enciclopedia della fantascienza per immagini di Giovanni Mongini: Vol. 1 #, AAA-ALY (€ 14,00) e Vol. 2 AMA-AZT (€ 13,00).
Parlando di classici moderni, Elara Libri di Bologna nel 2010 continua la pubblicazione della serie di Dumarest di E. C. Tubb ormai giunta con I quattro soli di Dumarest (€ 35,00) al quarto volume antologico, cioè al sedicesimo romanzo, mentre Editore Profondo Rosso di Roma manda in stampa l’atteso, ma passato un po’ sottosilenzio, San Leibowitz e il papa del giorno dopo (€ 23,00) di Walter Miller, seguito del famosissimo Cantico per Leibowitz.
Ma iniziamo con ordine, e con l’editore che in Italia ancora rappresenta, e potremmo dire, oggi più che mai, la fantascienza. Parliamo ovviamente di Mondadori che, con Urania e le sue consorelle, mantiene aggiornato il mercato fantascientifico anche se, da almeno un paio d’anni ha visto modificare la sua consueta predilezione per i classici autori angloamericani. Infatti nel suo catalogo sono sempre più visibili gli autori nostrani e le proposte inconsuete, e non solo letterarie. Occorre ricordare che da quasi due anni, alla consueta immagine di copertina, realizzata dal bravo Franco Brambilla, si accompagna anche l’illustrazione interna in bianco e nero, opera del bravissimo Giuseppe Festino, da sempre più che mai a suo agio nelle opere a china. Dal punto di vista delle proposte letterarie, tutte di notevole valore, possiamo ricordare Cronomacchina accidentale di Joe Haldeman, avventurosa e molto divertente storia di viaggi nel tempo sulla scia di Wells, Un regalo dalle stelle dove James Gunn ritorna ad uno suoi temi preferiti, e cioè la ricerca di un contatto alieno, e poi i notevoli e attesissimi Nova swing di M. John Harrison, e, soprattutto Incandescence di Greg Egan, mentre ricordiamo l’hard science fiction di Vernor Vinge Alla fine dell'arcobaleno. Non meno buone sono state le scelte di Urania collezione i cui volumi sono tutti meritevoli dell'acquisto. Nell'anno la collana ha riproposto classici come gli enigmatici Non-A e Le pedine del Non-A di van Vogt cui Riccardo Valla non ha mancato di accompagnare per ogni volume un autorevole commento, poi l'eccezionale speculazione geo-fantascientifica Stella doppia 61 Cygni di Hal Clement, il pensoso Shadrach nella fornace di Robert Silverberg e il mainstream apocalittico Addio Babilonia di Pat Frank. Per chi ama l'avventura spaziale, e specialmente quella che è stata definita new-space-opera, non può perdere Il sogno del vuoto, primo dell'imponente trilogia del vuoto di Peter Hamilton uscito in un volume Millemondi (€ 7,50) di più di cinquecento pagine. Purtroppo, il 2010 ha visto riflettere la crisi economica anche nel piccolo mondo della science fiction nostrana: la collana Urania-Epix ha infatti chiuso i battenti in giugno. Peccato perché le sue scelte che spaziavano dall’horror al fantasy al new weird, colmavano un vuoto editoriale. Almeno nel primo semestre siamo riusciti a leggere il visionario Bad Visions di Danilo Arona, l'horror Luce nelle tenebre di Nicholas Pekearo e il bizzarro Carni (e)strane(e) di Adriano Barone. Rimanendo poi in casa a Segrate, in libreria ricordiamo l’ultimo romanzo di Salman Rushdie Luka e il fuoco della vita (€ 19,50), una classica quest in cui il piccolo Luka deve andare alla ricerca del fuoco della vita per risvegliare il proprio padre da un sonno profondo; mentre nella collana Strade blu ecco uscire Rex tremendae maiestatis (€ 18,50) di Valerio Evangelisti, ultimo (ma speriamo cambi idea) volume della saga dell’inquisitore Nicolas Eymerich, ambientato in una Sicilia inquietante invasa da feroci alieni cannibali. Sempre appartenente al medesimo gruppo, ma sotto l’etichetta di Einaudi, ricordiamo, oltre al mainstream paranoico Punto Omega (€ 18,50) in cui Don DeLillo torna al thriller pur con la scrittura intimista che lo contraddistingue da dieci anni a questa parte, anche l’impegnativo Leviathan (€ 20,00) di Scott Westerfeld, riscrittura alternativa e fantastica della Prima Guerra Mondiale.
Chi ha fatto la parte del leone sugli scaffali dei librai, quest’anno è stato Rizzoli, che ha varato una collana di rilegati chiamata HD, bei volumi rilegati di grande formato e dal prezzo più che accessibile. Le scelte spaziano dal thriller, alla fantascienza, all’horror. Fra i titoli che (possiamo dirlo) fanno ai nostri occhi Rizzoli il miglior editore dell’anno, non possiamo non citare la pubblicazione del notevolissimo Anathem di Neal Stephenson uscito nei due volumi de Il pellegrino (€ 16,00) e de Il nuovo cielo (€ 16,00); sempre fantascientifica è la serie di antologie curate a fine anni Ottanta da George R. R. Martin e ambientate nello stesso universo di Wild cards: finora sono usciti L'origine (€ 16,00) e Invasione (€ 18,00). Non sappiamo se verrà pubblicata tutta la serie di 12 volumi, ma è un buon inizio. Da non perdere anche il weird fantascientifico Parainsonnia di Charlie Huston. Nel campo del thriller ricordiamo Redenzione (€ 16,00) di William Peter Blatty, indimenticato autore dell’esorcista e qui alle prese con problematiche non meno metafisiche. L’editore Fanucci di Roma invece ha impegnato le sue risorse soprattutto nel fantasy e nel romance, e nel settore della fantascienza possiamo almeno ricordare il notevole Pandemonium di Dary Gregory (€ 17,00).
Passiamo alla piccola editoria. Nel 2010 salutiamo la nascita di una nuova collana di un editore già conosciuto soprattutto per la saggistica. Aliberti entra nel campo della fantascienza (ma prevede anche una serie di titoli fantasy) con due volumi interessanti: un romanzo catastrofico, Diluvio (€ 16,00), dell’inglese Stephen Baxter, un autore della new-space-opera da noi ingiustamente poco conosciuto; e un’antologia del duo Jack Dann e Gardner Dozois Dark Alchemy (€ 17,00). Donzelli, che si occupa della riscoperta di testi classici, manda in stampa in eleganti edizioni l’orrifico La tana del serpente bianco (€ 21,00) di Bram Stoker, romanzo che coniuga le tipiche ambientazioni gotiche con il gusto dell’esotico, e l’avventuroso Gli uomini mostro (€ 21,00) di Edgar Rice Burroughs, indimenticato autore di Tarzan e qui alle prese con speculazioni che ricordano le bestie di Wells. Altrettanto classiche sono le riproposte che Coniglio editore manda in libreria nella sua nuova collana “ai confini dell'immaginario”: da una parte abbiamo la fantascienza di Schiavi degli invisibili (€ 13,50) di Eric Frank Russel, romanzo incentrato sull’idea che esistano controllori alieni invisibili sul nostro pianeta; dall’altra abbiamo il più classico del fantasy con Il ciclo completo di Solomon Kane di Robert Howard, personaggio ultimamente celebrato anche dal cinema.
L’editore Delos, che vediamo spesso nella classifica dei libri più venduti con le opere fantasy-horror di Charlain Harris e di Raven Hart, ha pubblicato anche dell’ottima fantascienza, presentando nomi dell’editoria contemporanea quali Nancy Kress con La connessione Erdmann (€ 10,00), Charles Stross con Palinsesto (€ 10,00), Robert Reed con La verità (€ 10,00), e Charles C. Finlay con Prigioniero politico (€ 10,00). Quest’ultimo è un ottimo autore, da tenere d’occhio per il futuro. Frenetica anche l’attività delle edizioni Della Vigna che nel 2010, fra le varie cose, manda in stampa la corposa antologia Pianeti di parole, antologia di "fantascienza della fantascienza" (€ 22,00) a cura di Stefano Carducci e Alessandro Fambrini e che raccoglie i racconti inediti di diversi autori tanto stranieri (Silverberg, Reed, McAuley, Bishop, Malzberg, Di Filippo fra i tanti) quanto italiani (Bellomi, Fazio, Carducci, Fambrini). Molti gli autori famosi a livello mondiale, tutti presenti con racconti inediti; e I delitti dell'anatomista di Bruno Vitiello, autore dalla indubbia competenza storica che qui utilizza per scrivere un noir ambientato nella Firenze cinquecentesca con Michelangelo e Leonardo nei panni di detective. Da evidenziare anche la nascita, sempre per le edizioni Della Vigna, della collana di saggistica asSaggi, della quale i primi volumi spaziano nel campo della cinematografia: Quando al cinema c'è Star Wars (€ 22,50) di Giovanni Mongini e Nicola Vinello, e i primi 2 volumi della Science Fiction All Movies enciclopedia della fantascienza per immagini di Giovanni Mongini: Vol. 1 #, AAA-ALY (€ 14,00) e Vol. 2 AMA-AZT (€ 13,00).
Parlando di classici moderni, Elara Libri di Bologna nel 2010 continua la pubblicazione della serie di Dumarest di E. C. Tubb ormai giunta con I quattro soli di Dumarest (€ 35,00) al quarto volume antologico, cioè al sedicesimo romanzo, mentre Editore Profondo Rosso di Roma manda in stampa l’atteso, ma passato un po’ sottosilenzio, San Leibowitz e il papa del giorno dopo (€ 23,00) di Walter Miller, seguito del famosissimo Cantico per Leibowitz.
Passando all’horror, l’editore romano Gargoyle, anche nel 2010 ha fatto ottime scelte editoriali e fra i vari titoli, tutti meritevoli di essere letti dagli amanti del terrore, ricordiamo almeno Mary Terror (€ 16,00) Robert McCammon, storia di rivolta urbano, fra politica e sadismo, e il gotico Tecniche di resurrezione (€ 18,00) di Gianfranco Manfredi, grande e poliedrico (è stato cantante, regista, sceneggiatore) autore italiano ultimamente tornato alla narrativa con impegnativi romanzi di grande impatto, anche emotivo.
Fantascienza di esplorazione è quella che ci propongono Joe Haldeman, che con Starbound (Ace, $24,95) continua la serie iniziata con Marsbound del 2008, e Sandy Samson con Red Dust and Bones (Purple Sword Publications, $22,99); Peter F. Hamilton invece termina la trilogia del Vuoto con The Evolutionary Void (Ballantine Del Rey , $28,00, e il primo volume della saga è appena stato pubblicato anche da noi). Sempre avventura spaziale sono Echo (Ace, $24,95) di Jack McDevitt, quinto di una serie conosciuta in parte anche in Italia, Betrayer of Worlds (Tor, $25,99) di Larry Niven ed Edward M. Lerner, romanzo prequel a quella che è la creazione più famosa di Niven, e cioè Ringworld, e che racconta la storia di uno dei protagonisti del romanzo originale, cioè Louis Wu. Dal sapore esotico, quasi alla Jack Vance, è Terminal World (Gollancz, £18,99) di Alastair Reynolds, ambientato in una immense città suddivisa in settori, ognuno con una propria cultura sociale.
Il thriller fantascientifico è un sottogenere molto apprezzato in un momento in cui la science fiction è sempre più contaminata. The Restoration Game (Orbit, £18,99) di Ken MacLeod coniuga fantapolitica e realtà virtuale, mentre Pleasure Model: Netherworld Book One (Tor, $14,99) di Christopher Rowley sembra uscito dagli hard boiled anni Cinquanta con un buon make-up fantascientifico, e risulta quindi molto divertente.
In quella zona grigia che è il mainstream fantascientifico, zone che ogni anno si fa più larga, nel 2010 troviamo Zero History (Putnam, $26,95) di William Gibson. L’autore ha spesso organizzato le proprie storie in trilogie (si pensi a quella di Negromante), e questo volume conclude la trilogia iniziata con L’accademia dei sogni. L’argomento è quello del marketing del commercio virtuale, ma trattato con il fare avventuro di Gibson, che trasforma ogni storia in una quest. Da leggere. Come da leggere è il nuovo romanzo di Douglas Coupland, Generation A (Scribner, $24,00). Anche se, con quel titolo strizza inevitabilmente al romanzo del suo fortunatissimo esordio Generation X, questo suo nuovo libro parla del nostro futuro prossimo, un mondo inquinato dove le api si sono estinte e dove chi presenta punture di quegli insetti diviene una celebrità, un mondo che viene descritto nei suoi aspetti più minimali attraverso le tante storie raccontate dai cinque protagonisti. Justin Cronin invece si rifà al genere letterario (ma soprattutto cinematografico, del momento, e cioè quello del vampirismo, e pubblica il voluminoso The Passage (Ballantine, $27,00), settecento pagine, e oltre, capaci di coniugare con atmosfere da post-11 settembre, un’America del futuro distopico, la bio-ingegneria genetica e, dicevamo, i vampiri, che sono il frutto di una mutazione accidentale e in pochi anni quasi distruggono l’intero genere umano. È indubbiamente un romanzo importante, e ci auguriamo che venga tradotto anche da noi. Altrettanto voluminoso è l’ultimo libro di Rick Moody The Four Fingers of Death (Little, Brown and Company, $25,99). Il romanzo, vonnegutiano già nelle intenzioni (la dedica), racconta sia la storia dello scrittore Crandal, che vive in un’america del futuro, sia la storia che lui scrive, la novelizzazione del remake di un vecchio film di fantascienza di Ed Wood. Indubbiamente satirico e divertente. Il mondo della scrittura compare anche in He Walked Among Us (Tor, $27,99) di Norman Spinrad, dove un autore di fantascienza trasforma un santone del futuro in una superstar. Molto meno divertente è invece la distopia cronica di Fay Weldon Chalcot Crescent (Europa Editions, $15,00), romanzo catastrofico di un’Inghilterra del lontano futuro allo sfascio.
Una ristampa in un’edizione molto più accessibile è invece l’ultimo inedito di John Wyndham Plan for Chaos (Penguin, £8;99). Il classico autore inglese di fantascienza, qui è alle prese con una storia thriller scritta durante gli anni Quaranta ma rimasta inedita per più di sessant’anni a causa del crescente successo del suo autore nel campo della fantascienza catastrofica. La storia è una detective story: Johnny Farthing deve investigare su una serie di morti misteriosi, tutte donne, e tutte incredibilmente somiglianti alla sua fidanzata: Il romanzo è un tour de force surreale che coniuga la storia di investigazione alla fantascienza.
Il fantasy, nella sua accezione più ampia, la fa da padrone nel mercato americano, e qui citeremo solo qualcuno fra I titoli più interessanti, a cominciare da The Taborin Scale (Subterranean Press, $35,00) di Lucius Shepard e appartenente alla serie delle storie del Griaule, alcune pubblicate anche in Italia; poi The Infinities (Knopf, $25,95) di John Banville, storia di un matematico raccontata dagli dei dell’Olimpo; e The Sorcerer's House (Tor, $24,99) di Gene Wolfe che riprende il tema della casa infestata. Il delicato e surreale Yann Martel, autore conosciuto anche da noi, pubblica Beatrice And Virgil (Spiegel & Grau, $24,00) romanzo che dietro una favola letteraria cela l’orrore dell’Olocausto. Di altro tenore è invece il lovecraftiano Kraken (Ballantine, $26,00) di China Miéville, mentre più vicino allo steampunk è Behemoth (Simon Pulse, $18,99) di Scott Westerfeld, seguito del volume appena uscito in Italia da Einaudi.
Brevemente passiamo all’horror: Mario Acevedo, che con le sue storie sexy-horror assomiglia sempre più ad una versione letteraria di Quentin tarantino, quest’anno manda in libreria Werewolf Smackdown (Eos, $14,99), quinto volume della fortunata serie sui soldati-zombie, evidente satira dell’America post-Iraq. Ancora zombi nella bella antologia curata da Stephen Jones Zombie Apocalypse! (Robinson Publishing, £7,99) e nella quale diversi autori si cimentano in uno scenario commune, quella di una Londra contagiata da un’antica piaga capace di trasformare le persone in mostruosi carnivori. Gli autori di questo concept-book sono, fra gli altri, Christopher Fowler, Kim Newman, Paul McAuley, Peter Crowther. Più tradizionale è Horns (William Morrow, $25,99) di Joe Hill, che come tutti sanno è il talentuoso figlio di Stephen King, ormai quasi più bravo del padre, come tradizionale, ma non certo meno inquietante, è la preziosa raccolta Shirley Jackson: Novels and Stories (Library of America, $35,00) che riunisce in un unico volume, fra gli altri, classici dell’inquietudine come La casa degli invasati e La lotteria.
Fra le antologie, nel 2010, oltre alla regolare e immancabile raccolta dell’anno precedente edita da Gardner Dozois The Year's Best Science Fiction: Twenty-Seventh Annual Collection (St. Martin's Press, $40,00), impedibile per chi vuole rimanere aggiornato su dove va la fantascienza contemporanea, possiamo ricordare l’accademica The Wesleyan Anthology of Science Fiction (Wesleyan University Press, $39,95) a cura di Arthur Evans e Istvan Csicsery-Ronay, che raccoglie I testi brevi che hanno fatto la storia del genere, dalla fine dell’Ottocento ad oggi.
Per la saggistica specializzata, settore praticamente sconosciuto in Italia, ma che nei paesi anglosassoni non manca di essere presente con testi competenti e interessanti, ricordiamo lo studio di Helen Merrick The Secret Feminist Cabal (Aqueduct Press, $19,00) sulla società fantascientifica al femminile nelle sue più diverse varianti (editoria, fandom, accademia); e The Anatomy of Utopia di Karoly Pinter (McFarland & Company, $38,00) analisi critica dell’opera di Tommaso Moro, Wells, Huxley e Clarke. Appartenente al settore delle biografie sono invece This Is Me, Jack Vance! Or, more properly, this is "I" (Subterranean Press, $40,00) autobiografia del grande Jack Vance, e Listen to the Echoes: The Ray Bradbury Interviews (Stopsmiling Books, $18,95), interviste all’autore di Cronache marziane raccolte da Sam Weller.
Più vicino alla curiosità è invece Packing For Mars The Curious Science of Life in the Void (W.W.Norton & Company, $25,95) dove Mary Roach raccoglie le più improbabili stranezze progettate in campo astronautico per il vivere quotidiano di quello che si credeva essere il nostro futuro.
Terminata la carrellata delle uscite librarie, ricordiamo brevemente gli avvenimenti fantascientifici del 2010. Con i premi per l’editoria fantascientifica, cominciamo da quello più importante, l’Hugo, consegnato durante la sessantottesima Convention di Melbourne, Australia a China per il suo The City & The City, romanzo che ha fatto incetta di onorificenze conquistando anche il World Fantasy Awards e il British SFAward Award, premio che è andato anche al racconto di Ian Watson e Roberto Quaglia “The Beloved of My Beloved”. Il Bram Stoker Awards, per il miglior romanzo horror è andato a Audrey's Door di Sarah Langan. Da noi, il Premio Italia è stato assegnato al ponderoso Il quinto principio di Vittorio Catani uscito su un numero speciale di Urania.
Infine un pensiero per le personalità che ci hanno lasciato nel 2010. Cominciamo da Ralph Vicinanza, che appena sessantenne è morto nel sonno. Vicinanza è stato uno degli agenti letterari più influenti degli ultimi trent’anni avendo fra i suoi clienti autori di best seller mondiali come Stephen King, Terry Pratchett, Frank Herbert, Robert Heinlein. Poi non possiamo non ricordare l’ottantanovenne William Tenn, celebre autore della social science fiction che molti ricordano per Gli uomini nei muri; e il poliedrico novantenne inglese E.C. Tubb, autore della serie di Dumarest e di Capitan Kennedy. Improvvisa è stata poi la scomparsa di Kage Baker, autrice che Urania ci ha fatto conoscere negli ultimi anni. Nel mondo dell’illustrazione fantascientifica, ricordiamo la morte del grandissimo Frank Frazetta, le cui illustrazioni di classici come la serie di Conan hanno contribuito a creare un immaginario sia nell’illustrazione fantasy che nella cinematografia, e di Carl Schoenherr, illustratore di Analog (sua la celeberrima copertina di Dune).
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