domenica 4 dicembre 2011

ALIENO (ALIAS ALIUD)

di Romolo Runcini

Rispetto a me stesso – che vivo, cammino, parlo – c’è tutto il mondo delle persone, delle cose conosciute, sognate, desiderate o temute – che crescono nell’esplicitazione della zona di lealtà in cui sono immerso.
Alieno è non soltanto il diverso, lo sconosciuto, l’appariscente ma – secondo le convenzioni di abitudine e di esperienza del reale – è anche l’avversario, il “mheios” nascosto nella moltitudine della gente. Alieno, sulla scia dell’esperienza e dei ricordi acquisiti del quotidiano, è anche nemico, l’avversario nascosto nell’ombra, il traditore. Alieno è l’altro essere (persona, cosa) non riconoscibile e dunque non classificabile negli schemi della nostra esperienza quotidiana. L’alieno sta fuori, non dentro di noi.

Nessun commento: